IL TANTE TROPHAE VA IN ARCHIVIO CON LA VITTORIA DI MANUEL MERILLO!
Il TANTE TROPHAE (il Trofeo della Zia per chi sa cosa si intende...) andrà agli annali come il primo campionato indetto dal Napoli Slot Promotion nella sua nuova sede di Via Coriolano 27, un passaggio storico insomma.
Storico e, penso per tutti, di grande divertimento e partecipazione!
Siamo in 22 nella classifica generale delle cinque gare disputate, con il record di partecipanti ad una gara, l’ultima, di 17 piloti iscritti. E chissà dove saremmo potuti arrivare senza sto benedetto COVID che ci ha fermato di nuovo.
Devo, dobbiamo, ringraziarvi tutti che avete arricchito di partecipanti, simpatia e prestazioni le nostre griglie di partenza ed affollato il nostro nuovo locale. La pizza tutti assieme il lunedì sera è rimasto un must del Napoli Slot Promotion e ha consentito di chiacchierare, stare assieme, sfottersi al di là della gara con le macchinine. Fa gruppo e consente di rafforzare conoscenze anche appena fatte. Insomma lo spirito fondante del club di Napoli è sempre presente e saldo in tutti noi!
Manuel Merillo vince il Tante Trophae con merito dopo un inizio non brillantissimo. Questa forma di cacacazzi di dimensioni inusitate (la UTET con gli aggiornamenti è un Bignamino al confronto) si è lamentato oltremodo della sua AMG, ma poi, una volta messa a posto, non ha più fallito un colpo. Lo score di tre vittorie consecutive ha annichilito tutti gli altri contendenti alla vittoria senza lasciare loro speranza di contrastarlo. Manuel è una sicurezza per il nostro club.
Il fratello più grande, Mirko, è secondo e costringerà la Gazzetta dello Slot ad un ennesimo numero speciale sulla famiglia. Epica la sua sfida nell’ultima gara con Giovanni Russo a macchine invertite! Ci siamo divertiti a sfotterlo sperando nell’errore che lo potesse far capitolare… Macchè! E allora vanno fatti i complimenti al Merillone. Soprattutto per la pazienza dimostrata col più piccolo Manuel quando si lagnava della sua macchina. Giobbe al confronto è un modesto dilettante!
Alessandro Pace chiude il podio di questo trofeo con tre terzi posti su quattro gare disputate. La terza posizione gli era dovuta, ma secondo molti dovrebbe cambiare meccanico per puntare più in alto… A parte le facili battute, lui e Josè, il meccanico, sono praticamente gli unici ad essersi presentati al via con modelli diversi dalla AMG e questo è un enorme merito. Anche viste le prestazioni di cui sono stati entrambi capaci.
Chi vi scrive è partito forte e poi si è addormentato per strada… Chiudo quarto, ottimo risultato per un vecchio slottista rincoglionito come me, ma avrei potuto fare meglio di sicuro. Il problema sono tutti questi giovani slottisti rampanti! Non puoi mollare un attimo che te li ritrovi davanti. Va benissimo, che le nuove leve si facciano spazio! Ho molti motivi per essere soddisfatto e contento al di là del risultato finale.
Altro vecchiaccio che non molla mai è Josè “il meccanico” Pace. Non me lo dimenticherò mai quando, in finale con i Merillo e me ha tenuto un ritmo da coccolone per tutta la gara! Il suo sorriso alla fine di quelle quattro manche la dice lunga sul come il nostro interpreta lo slot. Grande! Certo, se non avesse insistito con il Bistloff sarebbe stato meglio… Ma un difetto qui ce lo abbiamo tutti! Grandiosa la sua C6R Pink Panther, ha fatto vedere i sorci verdi a tanti!
Da un anziano ad un giovanissimo! Matteo Sorace ha dimostrato di avere lo slot nel sangue. E’ arrivato da Portici con papà Stefano e con costanza è cresciuto nelle prestazioni, fino a proporsi tra i papabili per la prima batteria. Crescerà ancora di sicuro e ci farà divertire ancora più di oggi. Non vedo l’ora di vederlo impegnato con noi in qualche gara esterna, vero banco di prova per le sue capacità di adattamento a tracciati diversi. Se saprà adattarsi con rapidità alle piste e confermare la sua innata velocità anche su percorsi poco conosciuti, abbiamo trovato altra compagnia interessante per le gare a squadre. Ed è solo un ragazzino…
Dopo Matteo, il suo mentore, Vittorio Uliano, che va innanzitutto ringraziato per aver portato se stesso ed i suoi a correre da noi. Lui è un regolarista bravissimo, sempre attento a non sbagliare. L’esperienza accumulata in anni di gare e competizioni internazionali la vedi quando mette la macchina in pista senza praticamente aver fatto un giro sulla pista nuova e si piazza subito a ridosso dei primi. Sono capacità non comuni che se fossero trasmissibili sarebbero fondamenta solidissime per creare solo grandi slottisti.
Il due volte Campione Italiano Francesco Gala Trinchera chiude in ottava posizione, con due gare in meno disputate. La nota su di lui sono il risultato della prima e dell’ultima gara: quarto in entrambe le gare. L’appannamento è stato concentrato tutto nella fase centrale del campionato. L’ultima gara lo ha visto di nuovo protagonista e, per la voglia dimostrata negli ultimi tempi, prepariamoci a rivederlo in zona podio.
Se fosse un film lo potremmo chiamare “ Il ritorno di Perrone”. Nando è la persona, il fratello maggiore, che mi ha portato a correre in giro per l’Italia quando ero poco più che ragazzino. E’ un Campione del Mondo perché una delle macchine che Salvatore Noviello portò a vincere il titolo iridato era la sua. Costruita da lui. Lo slot è un virus latente, è bastato mettergli il pulsante in mano e la macchinina in pista e lui è di nuovo caduto in trappola. Ora le sue AMG sono velocissime, le più veloci. La classe non è acqua!
Il Prof Montanino è una istituzione e senza di lui il nuovo Napoli Slot Promotion non sarebbe esistito. Solo per questo meriterebbe di vincere a tavolino il Tante Trophae, ma non è juventino, anzi, e quindi niente tavolino! A parte le battute, Dino è stato sempre a metà classifica, nei primi dieci in ogni gara, e l’unico altro, con i Pace ed Onice, ad aver utilizzato la C6R invece della AMG in gara. Ha imparato la pista, ne sta carpendo i segreti, lo vedremo messo ancora meglio più avanti.
Pierpaolo “Pagine” Pappacena ha mancato le prime tre gare del campionato, ma ha avuto un finale in crescendo con un sesto classificato in gara 5 che lo può proiettare in zona prima batteria con ancora un piccolo sforzo. Ha tratto grande vantaggio dalla disputa dell’endurance ad equipaggi, dove ha potuto girare a ritmo di gara per un tempo maggiore. Venire da Salerno, certamente provare, e poi correre non consente di esprimersi al meglio. L’endurance lo ha aiutato, gli altri sono avvertiti.
Tonino Pastore è una persona incredibile, divorato dalla passione per le macchinine da sempre. Quando l’italiano del metallo fece tappa ad Avellino, lui fu uno di quelli che si mise più in mostra. Ha sempre sofferto la mancanza di un impianto fisso in Irpinia ed ogni settimana si sobbarca l’andirivieni da casa sua con grandissimo entusiasmo. Soffre molto quando incorre in errori in gara, cosa che può succedere quando si gira poco come capita a lui, e non se lo perdona. Dovrebbe solo concentrarsi sulla gara e cercare di uscire il meno possibile. Scalerebbe parecchie posizioni in classifica. Un consiglio: butta quel pulsante!
La pietra dello scandalo! Il pietrone più che pietra… Giovanni Russo! Lo martellano, lo provocano, ma lui fa spallucce e non gli dà soddisfazione! Grande, enorme Giovanni. Bellissima la sfida lanciata a Merillone per l’ultima gara: invertiamoci le macchine e vediamo che succede. Stava per avere ragione lui, bisogna ammetterlo, ma poi ha perso grazie ad un colpo di reni di Mirko nele ultime battute di gara. Deve girare, girare e girare. Lui, come Vittorio, è uno che sbaglia pochissimo, quasi nulla, ma al contrario di Ulianich al momento non ha la velocità necessaria. DEVI VENIRE A GIRAREEEEEEEE!!!
PG Santoro ha disputato una sola gara, al suo solito livello però. E’ un martello inesauribile, capace di girare per tutta la gara ad un ritmo veloce che gli consente di limitare le uscite al minimo. Impressionante. D’altronde non vieni a correre dopo mesi di fermo, con un modello prestato e finisci quinto.
Un graditissimo ritorno quello di Massimo Salvi, tornato a Napoli per lo smart/south working si è subito presentato a correre al club. E’ in fase di riambientamento e di crescita, anche nelle macchine che usa. Fino ad ora un C6R che va benino, ma ha una AMG che scalpita in garage che lo potrebbe far molto migliorare. E’ un altro di quelli che ha tratto grande beneficio dalla disputa dell’endurance.
Sergio Grassi… Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Le sua battute fulminanti fanno il paio con la difficoltà con la quale chiude le gare. L’ultima manche è una vera e propria sofferenza. Ad inizio batteria spacca la pista in quattro, poi si distrae e perde il ritmo, finendo per uscire e condizionando il suo risultato. Chiariamolo, per quanto gliene possa importare! Per lui l’importante è essere al club, stare in gruppo, divertirsi e fare casino. E la Gazzetta dello Slot, di cui è autore, editore, stampatore e addetto alle pulizie? Ne vogliamo parlare? Ogni numero è una delizia, quando lui non c’è se ne sente la mancanza... Deve solo fare più attenzione ai cavalletti…
L’Ingegner Savarese è il nostro praticante più datato, bene invecchiato mi verrebbe da dire. Per lui una sola gara all’attivo nel Trofeo e la vittoria in gara 1 dell’endurance. Con Giovanni Russo!!!!!!!!!!!!!!!! Il lavoro lo tiene lontano dalla nostra pista ed è un peccato… Ci piacerebbe averlo come frequentatore stabile ogni lunedì. Claudio, fatti cambiare il giorno di ferie dalla domenica al lunedì. Sono 24 ore, eccheccevò…
Francesco Mirone è un altro dei componenti del club di Portici che ci arricchisce con la sua presenza. Come molti avrebbe bisogno di girare di più sulla nostra pista che presenta soluzioni di tracciato differenti da quelle che si trovano più spesso in giro. Lui si difende, bene peraltro, ma sono convinto che un paio di endurance ed un paio di sedute domenicali di prove libere lo metterebbero in posizione di classifica diversa.
Il nostro poliziotto preferito, Massimo Cesa! Di lui rimarrà agli annali il messaggio vocale durante l’asta per gli equipaggi dell’endurance: “Datemi dieci minuti, ho da fare un intervento di Polizia Giudiziaria e vengo. Aspettatemi!”. Ecco, questo è lo spirito che io adoro negli slottisti, la capacità di prendersi poco sul serio anche se si fa un lavoro impegnativo e difficile come il suo. E’ il compagno di viaggio di Tonino Pastore sulla Napoli-Bari, ma soprattutto un insostituibile compagno di pizza ed allegria al club!
Giovanni “Il nipote” Onice ha un solo difetto: lo zio! Giovanni si è da subito dimostrato pilota di grande sostanza, sin dalla prima gara. Anche lui, come Pierpaolo, ha saltato le prime tre prove del Trofeo, ma in quelle disputate è arrivato sempre a punti. Come molti ha tratto beneficio dalla disputa dell’endurance, dove si è peraltro messo in mostra con buoni tempi e grande costanza, che è la sua dote migliore.
Pietro Mazzeo è un altro dei piloti provenienti da Portici, non sempre presente, ha avuto qualche problema di adattamento a pista e, soprattutto, al suo nuovo pulsante. Dopo l’ultima gara ha avuto la costanza di restare a girare e, una vota regolato il pulsante al meglio, ha dimostrato a se stesso e agli altri che può tranquillamente stare nel mazzetto di centro schieramento e classifica. Poi non c’è stato modo di verificarlo. Speriamo si torni presto a correre per rivederlo all’opera in modo più competitivo.
Daniele Esposito è il nipote di Pietro, una sola presenza ed è andato a punti, ma troppo poco per poterne parlare. Lo aspettiamo ad una presenza più frequente. Sono giovani leve che ci piacerebbe crescere.
GRAZIE A TUTTI!
Speriamo di tornare di nuovo a battagliare in pista tutti assieme il prima possibile…
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